giovedì 18 febbraio 2021

Pedagogia

Il positivismo in Italia

Accanto a Roberto Ardigò ha un ruolo di rilievo Fausto Saverio De Dominicis nel dare un apporto significativo al positivismo in Italia. Si affermano però anche altre forme di positivismo: anziché in vista della costruzione di un sapere dogmatico, fondato su delle certezze assolute, Aristide Gabelli e Pasquale Villari vedono nella scienza una forma di sapere critico, fondato sull'osservazione e sul controllo dei risultati. Sul piano strettamente educativo, si tratta dunque non di impartire un sapere precostituito, ma di insegnare a pensare in modo autonomo. 

Dalla cultura positivista nasce infine il movimento del self-helpismo, basato sulla convinzione che le qualità individuali sono sufficienti a superare ogni ostacolo esterno e a garantire il successo sociale dell’individuo.

Progredisce seppur nei limiti la scolarizzazione femminile: aumentano infatti le scuole primarie femminili e scende ulteriormente il numero delle donne analfabete. Alla fine del secolo inizia il declino della cultura positivista in Italia: i dati offerti dalle scienze sperimentali sono considerati solo uno dei tanti strumenti che regolano il processo educativo.

sabato 6 febbraio 2021

Sociologia

La società multiculturale

Una delle difficoltà della società globalizzata è quella di conciliare culture differenti in uno stesso territorio, per impedire situazioni di conflitto e disgregazione sociale. L'abbattimento delle distanze fisiche e l'imponente flusso migratorio hanno modificato la composizione sociale dei Paesi più sviluppati, meta delle migrazioni. Di fronte alla compresenza di varie tradizioni in uno stesso spazio politico e sociale, gli Stati occidentali oggi cercano di garantire le specificità culturali di ogni tradizione, senza imporre agli immigrati la propria cultura nazionale. La valorizzazione della multiculturalità e la considerazione positiva delle differenze sociali e individuali che essa porta con sé sono l'esito delle lotte in difesa dei diritti dei gruppi sociali discriminati, condotte dai movimenti sociali degli anni Settanta in Nordamerica. Nel corso del dibattito sulle differenze culturali, la richiesta di uguaglianza formale ha lasciato il passo alla richiesta di un riconoscimento effettivo delle diversità e specificità che contraddistinguono i diversi gruppi. Così, dagli anni Ottanta l'ideale dell'assimilazione e del melting pot è stato sostituito dall'ideale di una convivenza interetnica e interculturale, fondata sulla valorizzazione delle differenze.

Pedagogia

  La reazione antipositivista e Giovanni Gentile La prima parte del XX secolo è contraddistinta anche da una reazione antipositivista, che s...