venerdì 27 novembre 2020

Sociologia


CONSUMISMO

Il concetto di postmodernità infine è strettamente legato a quello di consumo, che è insieme alla produzione il motore dell'economia capitalista. Oggi il consumismo, cioè la tendenza a comprare molte più cose di quelle effettivamente necessarie, coinvolge anche beni intangibili e sempre più viene utilizzato per definire l'identità personale.

Sociologia

CRISI TRA RUOLI

Uno degli aspetti della società postmodernità è la crisi dei ruoli tradizionali, cioè il venir meno della rigida distinzione dei compiti secondo il genere. A questo si accompagna un’ampia condivisione famigliare delle scelte e delle responsabilità e una parità dei sessi. L’emergere di una nuova soggettività femminile ha dato l’avvio a un ripensamento dei modelli identitari maschili, quale gli stereotipi che a all’uomo non sia concesso mostrare debolezze e sentimenti.

Il fatto che i maschi abbiano tendenzialmente sempre ricoperto posizioni di potere in tutti i settori, ha iniziato a essere concepita non solo come un’indubbia condizione di privilegio, ma anche come limitazione. Gli studi sulla condizione maschile hanno evidenziato come gli uomini, per adeguarsi a un’organizzazione sessista, abbiano dovuto rinunciare a una parte della sua identità. L’uomo ad esempio non è abituato a gestire relazioni ed emotività in prima persona perché ha sempre delegato tale attitudine alle figure femminili.

Sociologia

POSTMODERNITÀ

Per descrivere la società contemporanea si usa di solito il concetto di postmodernità. Nel mondo del lavoro e dell'economia la postmodernità coincide con la perdita di importanza del settore industriale a favore di quello dei servizi, fenomeno chiamato terziarizzazione dell'economia.

A partire dagli ultimi due decenni del XX secolo si registra anche una progressiva flessibilizzazione del lavoro, che è diventato più insicuro, destrutturato e instabile. In parallelo si è sviluppato un nuovo approccio all'economia, basato su relazioni collaborative e sulla condivisione di beni e servizi: la sharing economy. 

giovedì 26 novembre 2020

Pedagogia

Verifica La cura dell’infanzia e la pedagogia povera pagina 305


Ambiente dialettofono: ambiente nel quale le persone si servono abitualmente del dialetto per comunicare tra loro.

Kindergarten: il giardino d’infanzia.

Pedagogia povera: pratiche educative non sostenute da una vera e propria elaborazione pedagogia, ma erano predisposte in modo pratico.


Firedrich Fröbel è associato ad un’infanzia che cominciava a presentare tratti moderni: un bambino non più solo da custodire e alfabetizzare, ma al quale si riconosce anche il diritto di giocare e apprendere attraverso il gioco.

Lo studioso tedesco basa la sua proposta di educazione infantile nei termini di un giardino. Il gioco è visto come strumento principale per favorire l’espressione in maniera creativa in stretto rapporto con il linguaggio. Su queste basi si sviluppa l’idea dei doni, cioè di giocattoli dotati del potere simbolico di far intuire al bambino le leggi che regolano il mondo. I doni sono pensati secondo una logica sequenziale e progressiva, la prima è la palle elastica con lo scopo di far familiarizzare il bambino con le proprietà fondamentali dei corpi. Il secondo consiste in una sfera e in cubo di legno con lo scopo di dimostrare al bambino la possibile armonia che governa anche ciò che apparentemente è contrario.

venerdì 20 novembre 2020

Pedagogia

La strada tra educazione e diseducazione

1.Quali aspetti positivi presenta la strada per l’educazione dei fanciulli? La strada per l’educazione dei fanciulli presenta un aspetto positivo, quale la socializzazione diversa da quella praticata nelle istituzioni canoniche del sociale. 

2.Perché la strada può essere definita il grande sogno dell’inventiva infantile? La strada può essere definita il grande sogno dell’inventiva infantile perché i bambini frequentano i grandi non approvati dalle famiglie, condividendo attività e modi di fare.


L’intima corrispondenza della natura

Tra Johann Wolfgang Goethe e Friedrich Fröbel ci sono affinità elettive, quale l’importanza della natura e la sua filosofia.

Secondo me è possibile fare il paragone tra le piante e i bambini. L’educatore deve comportarsi come il giardiniere, curare la pianta, in modo che essa possa fiorire nei migliori dei modi, mentre se l’educatore non saprà prendere per il verso giusto il bambino, non potrà ottenere tutto quello che il bambino può andare.

giovedì 19 novembre 2020

Pedagogia

Le iniziative specificamente destinate all'infanzia 

Le prime iniziative ebbero luogo in Inghilterra e in Francia, ma anche l'Italia fu terreno di importanti sperimentazioni. A questo riguardo, va ricordata l'esperienza di Ferrante Aporti: convinto dell'importanza di un'educazione prescolastica, creò delle scuole destinate ai bambini tra i due anni e mezzo e i sei anni. 

La stessa esigenza guidò anche il tedesco Friedrich Fröbel che riconosceva al bambino non solo il diritto all'alfabetizzazione, ma anche quello di giocare e di apprendere attraverso il gioco. A questo fine egli ideò il giardino d'infanzia, un luogo che permetteva la libera espressione e una crescita non ancora condizionata dalle regole della vita adulta. Sempre negli stessi anni, infine, vennero portate avanti iniziative rivolte a giovani poveri e abbandonati, la cui presenza era legata ai processi di industrializzazione e urbanizzazione.

Pedagogia

La cura dell’infanzia e la pedagogia povera domande a pagina 295, 298, 302 e 304


1.Quali sono le motivazioni alla base del nuovo sentimento dell’infanzia? 

Le motivazioni alla base del nuovo sentimento dell’infanzia sono diverse: alcune nascono dall’ideale della cultura romantica, cioè corrggere con amore e far crescere la capacità di vedere il mondo attraverso l’ingenuità e il sentimento dei bambini, altre nascono dagli studi di medicina che pongono l’attenzione anche sulle condizioni igieniche ed infine alcune nascono dal cercare di risolvere i problemi sociali legati alla povertà.

2.Che tipo di vita conducevano i bambini dei ceti popolari agli inizi del XIX secolo?

La vita dei bambini dei ceti popolari agli inizi del XIX secolo era al limite della sopravvivenza, cresce l’incremento di fenomeni come accattonaggio e vagabondaggio infantili ed è numeroso il numero di abbandono dei figli a causa dell’estrema povertà delle famiglie.

3.Quale fenomeno fu generato dalla nascita della città industriale?

La nascita della città industriale genera il fenomeno del lavoro femminile extracasalingo ed anche l’ingresso precoce dei bambini nel lavoro delle fabbriche.


1.Chi era Robert Owen?

Robert Owen era un industriale e filantropo che aprì una classe per i più piccoli nella sua manifattura modello di New Lanark, in Scozia. Dove si insegnavano i rudimenti del sapere, un po’ di storia naturale e di geografia, intervallati da marce ritmate, danze e canti.

2.Quali iniziative si registrarono in Francia a favore dell’infanzia?

In Francia si registrarono le iniziative di Madame de Pastoret, del barone Joseph Marie de Gèrando, di Madame Émilie Mallet e di Jean Marie Denys Cochin, autore di uno dei primi testi organici di pedagogia infantile con l’indicazione delle attività più adatte all’infanzia.

3.Quali aspetti caratterizzavano l’esperienza educativa di Aporti?

Gli aspetti che caratterizzavano l’esperienza educativa di Aporti sono il rivolgersi a bambini in età prescolastica mirando allo sviluppo intellettuale, morale e fisico. Erano importanti l’insegnamento religioso per le basi dell’educazione morale, la valorizzazione del forte spirito imitativo, l’importanza dell’esercizio fisico come un gioco, l’attenzione all’uso appropriato della lingua, la pulizia e la cura del corpo, del vestiario e l’alimentazione sana. Inoltre nelle scuole aportiane non erano ammesse le punizioni.

4.A cosa fu dovuto l’iniziale successo dell’aportismo?

L’iniziale successo dell’aportismo era dovuto alla proposta innovativa di un’apposita istituzione educativa per l’infanzia.



1.Quali riflessioni pedagogiche portarono Fröbel all’idea del giardino?

Le riflessioni pedagogiche che portarono Fröbel all’idea del giardino sono fondamentalmente quelle sostenute da Rousseau, quindi un’educazione naturale che vedeva i bambini come giovani piante o piccoli animali a cui bisogna dare tempo e spazio per farli sviluppare.

2.Quali elementi Fröbel riprese da Rousseau e quali da Pestalozzi?

Fröbel riprese da Rousseau la concezione del bambino e della natura, mentre da Pestalozzi riprende in parte la sua elaborazione pedagogica.

3.Che cos’erano i doni e come venivano utilizzati?

I doni erano dei giocattoli dotati del potere simbolico di far intuire al bambino le leggi che regolano il mondo, ed erano pensati e utilizzati secondo una logica sequenziali e progressiva.

4.Perché inizialmente il pensiero di Fröbel ebbe una scarsa fortuna?

Il pensiero di Fröbel all’inizio ebbe una scarsa fortuna perché il suo progetto di educazione infantile sembrava troppo innovativo.


1.Quali problemi caratterizzavano le città in questo periodo?

La città era caratterizzata da problemi di ordine pubblico a causa della sovrappopolazione giovanile. 

2.Quali iniziative assistenziali a favore dei giovani furono create? 

Furono create iniziative in campo religioso e in campo laico.

3.Nell’ambito della pedagogia povera, che cosa caratterizzava la cultura educativa dei cattolici? 

La cultura educativa dei cattolici era caratterizzata dall’obiettivo di salvare le anime e quindi gli esercizi pratici per imparare un mestiere e i compiti scolastici si intrecciavano con le pratiche religiose, ma la fede religiosa restava il fondamento della vita civile.

4.Quali erano invece gli obiettivi dei laici?

Gli obiettivi dei laici erano la valorizzazione della potenzialità individuale e una società deconfessionalizzata.

Sociologia

Oltre la modernità domande a pagina 313 e 323

1.Perché Lyotard afferma che l’epoca postmoderna è caratterizzata dalla fine delle grandi narrazioni? 

Lyotard afferma che l’epoca postmoderna è caratterizzata dalla fine delle grandi narrazioni in quanto i racconti universali non hanno più presa sulle persone, che non cercano più la ragione di ciò che accade né vi si rivolgono per capire come agire.

2.Quale dibattito si è sviluppato intorno all’uso del termine postmoderno?

Il dibattito intorno all’uso del termine postmoderno riguarda l’utilizzo del prefisso post, in quanto ci si chiede se sia corretto o meno etichettare come nuova l’attuale fase storica e culturale.

3.Quali sono le caratteristiche fondamentali della postmodernità?

Le caratteristiche fondamentali della postmodernitaà sono: la centralità del sistema di informazione e comunicazione, la tendenza alla globalizzazione e alla frammentazione, l’accettazione delle diversità e un clima diffuso di incertezza.


1.Quale fenomeno caratterizza attualmente il mondo del lavoro nei paesi occidentali?

Il fenomeno che caratterizza attualmente il mondo del lavoro nei paesi occidentali è la terziarizzazione dell’economia.

2.Perché è diminuito il numero di occupati dei settori primario e secondario?

Il numero di occupati dei settori primari e secondari è diminuito perché hanno raggiunto un livello produttivo molto elevato grazie alle continue innovazioni tecnologiche.

3.Quali aspetti negativi e positivi ha comportato la flessibilizzazione del lavoro?

La flessibilizzazione del lavoro comporta aspetti positivi per le imprese, che riescono così a razionalizzare certe spese, ma per i lavoratori comporta esperienze di lavoro precario, portando così la dimensione lavorativa ad essere più insicura, destrutturata e indeterminata.

4.Che cos’è la sharing economy e quale rapporto ha con le nuove tecnologie?

La sharing economy è un nuovo approccio al lavoro e all’attività economica, basata non solo sui rapporti di tipo strumentale, ma anche su relazioni collaborative e sulla condivisione di beni e servizi. La tecnologia digitale è il supporto indispensabile di questa nuova economia perché permette attraverso le sue piattaforme di aderire a questo nuove stile di vita.


1.Quali sono le conseguenze della crisi dei ruoli famigliari tradizionali?

Le conseguenze della crisi dei ruoli famigliari tradizionali sono una maggiore autodeterminazione e omogeneità nei comportamenti maschili e femminili, fonte di disagio per la coppia e una più ampia condivisione familiare delle scelte e delle responsabilità, affettive, educative ed economiche.

2.In che modo si sono evolute le questioni di genere?

Le questioni di genere si sono evolute grazie alle lotte, alle riflessioni sulla femminilità, le denunce delle donne e le forme di organizzazione e resistenza.

3.Quali fenomeni hanno evidenziato gli studi sulla condizione maschile?

Gli studi sulla condizione maschile hanno evidenziato come gli uomini, per adeguarsi a un’organizzazione sociale sessista, abbiano dovuto rinunciare a una parte della propria identità e quindi la loro condizione di privilegio è messa in dubbio, in quanto vista anche come una limitazione.


1.In che modo si legano consumi e crescita dell’economia?

I consumi e la crescita dell’economia si legano in quanto le industrie producono beni che devono essere venduti e consumati, affinché ci sia bisogno di produrre altri beni per sostituirli e tenere in movimento e in equilibrio il circuito. Il sistema industriale infatti, può essere descritto come un processo a spirale che gli studiosi chiamano sviluppo o crescita dell’economia.

2.Che cosa si intende con il termine consumismo?

Con il termine consumismo si intende la tendenza a comprare molte più cose di quelle effettivamente necessarie, accumulando oggetti o scartandoli per comprarne di nuovi, con un ritmo sempre più veloce.

3.Perché possiamo affermare che oggi il consumismo interessa prodotti intangibili?

Possiamo affermare che oggi il consumismo interessa prodotti intangibili in quanto vengono comprati prodotti materiali ricercati più per alcune caratteristiche intangibili, che non per il loro contenuto materiale e gli usi funzionali.

4.In che modo le caratteristiche tipiche della postmodernità sono legate al consumismo?

Le caratteristiche tipiche della postmodernità sono legate al consumismo in quanto le diverse marche diventano strumento di comunicazione; i marchi globali possono sia globalizzare la società che costruire identità locali. Allo stesso tempo il consumismo favorisce l’accettazione delle diversità e delle identità mutevoli alimentando però contestualmente un diffuso senso di incertezza.


Verifica pagina 323


2

Terziarizzazione: l’espandersi del settore terziario a discapito dell’industria e dell’agricoltura;

Flessibilità del lavoro: sostituzione delle forme di lavoro stabili con forme precarie, giuridicamente ambigue e poco protette sul piano previdenziale;

Brand: l’identità intangibile di un capo di abbigliamento.


4

Uno degli aspetti della società postmodernità è la crisi dei ruoli tradizionali, cioè il venir meno della rigida distinzione dei compiti secondo il genere. A questo si accompagna un’ampia condivisione famigliare delle scelte e delle responsabilità e una parità dei sessi. L’emergere di una nuova soggettività femminile ha datto l’avvio a un ripensamento dei modelli identitari maschili, quale gli stereotipi che a all’uomo non sia concesso mostrare debolezze e sentimenti.

Il fatto che i maschi abbiano tendenzialmente sempre ricoperto posizioni di potere in tutti i settori, ha iniziato a essere concepita non solo come un’indubbia condizione di privilegio, ma anche come limitazione. Gli studi sulla condizione maschile hanno evidenziato come gli uomini, per adeguarsi a un’organizzazione sessista, abbiano dovuto rinunciare a una parte della sua identità. L’uomo ad esempio non è abituato a gestire relazioni ed emotività in prima persona perché ha sempre delgato tale attitudine alle figure femminili.

venerdì 13 novembre 2020

Pedagogia

Pedagogia verifica a pagina 291

Società alfabeta: una società nella quale viene ritenuta indispensabile per tutti la padronanza almeno dei fondamentali elementi del sapere.

Mutua istruzione: l’istruzione dei raga da parte dei ragazzi più anziani o più brillanti.

Lezioni di cose: istruzione parolaia e dogmatica.


Ad Ariste Gabelli si deve “Il metodo di insegnamento nelle scuole elementari d’Italia”, un libretto che aiuta a capire a quali finalità doveva rispondere e di quali metodologie doveva avvalersi la scuola elementare.

L’efficacia della scuola per Gabelli è direttamente proporzionata alla capacità dei maestri di essere aderenti alle esperienze infantili, egli auspicava l’impiego di un metodo intuitivo più importante degli stessi contenuti in quanto produceva lo sviluppo delle capacità intellettuali.

Il maestro era invitato a stare alla larga non solo dall’istruzione parolaia e dogmatica, incentrata sulle “cose” e chiamata quindi lezione di cose e  su temi ed esercizi astratti, ma anche dall’eccesso di fantasia e di solo impiego della memoria. 

Il bambino è il protagonista dell’atto educativo nell’educazione di Gabelli.

domenica 1 novembre 2020

Pedagogia


I PRINCIPALI INNOVATORI IN AMBITO EDUCATIVO


Di particolare rilievo in questo quadro furono:


L’opera del filosofo e pedagogista Johann Friedrich Herbart, che fondò il suo metodo su uno studio dei processi psichici di apprendimento.

Il metodo educativo Herbartiano consisteva di un impianto generale e di una didattica specifica. 

Nel primo Herbert individuò tre condizioni operative: il governo, la disciplina o cultura morale e l’istruzione. L’impianto metodologico herbartiano prevedeva, infine, una serie di dettagliate prescrizioni didattiche destinate agli insegnanti. Queste erano ordinate intorno a quattro princìpi chiamati gradi formali: la chiarezza, l’associazione, l’ordine sistematico e il metodo.



Le idee di Andrew Bell e Joseph Lancaster, i quali idearono il
metodo del mutuo insegnamento, che si avvaleva degli studenti già alfabetizzati per istruire i principianti. 

Nelle scuole mutue l’insegnamento era però limitato alla lettura, alla scrittura e al calcolo e, per le bambine, al cucito.


L’opera di Aristide Gabelli, che fondò il processo educativo su un metodo intuitivo, basato principalmente sull’osservazione dei fenomeni. Il metodo di Gabelli non si preoccupava di dettagliare ogni passaggio didattico ma, era più attento alla natura della psicologia infantile, era presente una sensibilità pedagogica più attenta alle dinamiche infantili e il fanciullo era un protagonista attivo e consapevole.

Pedagogia

L’EDUCAZIONE E I CAMBIAMENTI DELLA MODERNITÀ NEL XIX SECOLO

Durante il XIX secolo giunse a maturazione in Europa quel vasto e complesso processo il cui esito è stato definito della società alfabeta e cioè di una società nella quale viene ritenuto indispensabile per tutti la padronanza almeno dei fondamentali elementi del sapere: leggere, scrivere e far di conto.

In questo periodo le convinzioni radicate nella fede religiosa e le vecchie tradizioni cominciarono a perdere terreno e si fecero strada la fiducia nel progresso e una visione laica dell’esistenza. Il problema educativo fu oggetto di un rinnovato interesse perché si pensava che, attraverso la generalizzazione della scuola, si potessero crescere adulti in grado di inserirsi nella vita sociale e produttiva in modo attivo e fosse inoltre possibile cancellare ogni forma di superstizione.

Pedagogia

 Pedagogia domande a pagina 282, 286, 288 e 290:


1.Che cosa indicava il termine modernità?

Il termine modernità indicava il dare vita a una nuova società imperniata su valori interamente deposti nelle mani degli uomini.

2.Che cosa temevano coloro che criticavano l’idea di modernità?

Color che criticavano l’idea di modernità temevano che il mancato riconoscimento dei valori tradizionali combinato con i cambiamenti in corso avrebbero potuto ridurre il progresso a puro e semplice utilitarismo economico.

3.Quale ruolo aveva la scuola nella formazione di una nuova società?

Il ruolo della scuola era di creare adulti all’altezza dei tempi, capaci di inserirsi nella vita sociale e  produttiva in modo attivo, di sconfiggere ogni forma di superstizione e di condividere una visione laica dell’esistenza.


1.Quali elementi la pedagogia di Herbart riprende dalla filosofia morale di Kant?

La pedagogia di Herbart dalla filosofia morale di Kant riprende l’idea che il fine dell’educazione è la moralità personale e questa consiste nella formazione del carattere e nel conseguimento della virtù.

2.Quali sono le fasi del metodo educativo herbartiano?

Le fasi del metodo educativo herbartiano si basano su un impianto generale(governo, disciplina o cultura morale e istruzione) e su una didattica specifica ordinata intorno a quattro princìpi detti gradi formali(chiarezza, associazione, ordine sistematico e metodo).

3.Quale funzione hanno la disciplina e la formazione del carattere?

La disciplina e la formazione del carattere hanno la funzione di dare ordine etico e promuovere l’abitudine a usare rettamente e con profitto l’intelletto.

4.Secondo la metodologia herbartiana, come deve procedere il maestro?

Secondo la metodologia herbartiana il maestro deve procedere seguendo una serie di dettagliate prescrizioni didattiche ordinate intorno a quattro princìpi, chiamati gradi formali, quali: chiarezza, associazione, ordine sistematico e metodo.


1.Che cos’è il mutuo insegnamento?

Il mutuo insegnamento era un sistema efficace ed economico di istruzione per combattere l’analfabetismo; esso consisteva nell’avvalersi degli allievi già alfabetizzati per aiutare i principianti.

2.Da quali esperienze Lancaster trasse ispirazione per il proprio metodo didattico?

Lancaster trassw ispirazione per il suo metodo didattico dall’esperienza della scuola che creò in un sobborgo popolare di Londra dove dovette dividere in piccoli gruppi i numerosi alunni separandoli secondo il livello delle conoscenze già possedute.

3.Quali critiche vengono mosse a questa metodologia didattica?

Le critiche che vengono mosse a questa metodologia didattica sono che l’apprendimento produceva un sapere semplice, principalmente a base mnemonica, adatto a persone destinate a restare in condizioni sociali umili e ad usare le loro capacità alfabetiche in modo piuttosto approssimativo.

4.Quali innovazioni si diffusero grazie alle esperienze di mutuo insegnamento?

Grazie alle esperienze di mutuo insegnamento si fanno risalire l’insegnamento contemporaneo di lettura, scrittura e calcolo, l’uso di materiali e sussidi visivi e la scolarizzazione femminile.


1.Qual è il punto di partenza della riflessione di Gabelli sulla scuola elementare?

Il punto di partenza della riflessione di Gabelli è la domanda «A cosa serve la scuola se dopo poco tempo le nozioni apprese vengono dimenticate?»

2.Quali elementi differenziano la pedagogia di Gabelli da quella di Herbart?

Gli elementi che differenziano la pedagogia di Gabelli da quella di Herbart sono che lo studioso veneto appare meno preoccupato di dettagliare ogni passaggio didattico e più attento alla natura della psicologia infantile e che a differenza del metodo herbartiano, il fanciullo è un protagonista attivo e consapevole e inoltre, è presente una sensibilità pedagogica più attenta alle dinamiche infantili.

Pedagogia

 Verifica bambini e donne tra Settecento e Ottocento pagina 243


1.In campo pedagogico Johann Paul Friedrich Richter fu influenzato soprattutto da:

Jean Jacques Rousseau.

2.Nel saggio Levana, Richter sostiene che l’educazione:

Si impartisce creando situazioni di apprendimento favorevoli.

3.Jean Marie Gaspard Itard era:

Un medico che si dedicava allo studio dell’infanzia con disabilità.

4.Victor, il selvaggio dell’Aveyron, era:

Un ragazzo cresciuto da solo nei boschi della Francia meridionale.

5.Itard sosteneva che Victor fosse:

Affetto da un grave ritardo evolutivo.


2.

Astrazione: procedimento mediante il quale si ottengono concetti o idee generali attraverso il raffronto di più elementi particolari, dei quali si isolano le caratteristiche comuni.

Cicisbeo: accompagnatore e talvolta amante legalizzato.

Educandanti: sono i collegi femminili aggregati ai monasteri.


Sociologia


LA SECOLARIZZAZIONE

Al processo di razionalizzazione e di individualizzazione segue un processo di secolarizzazione: la religione e le istituzioni religiose perdono la loro capacità di influire sulla vita sociale, sia nella sfera pubblica sia in quella privata. Il sacro non viene però espulsa dalla società: emergono infatti nuove forme del sacro e nuovi movimenti religiosi che insistono, più che sulla dottrina e su dogma, sulla fede personale.

Sociologia

Verifica aspetti della società moderna a pagina 309: 

1.

1.Secondo Marx la razionalizzazione del lavoro dequalifica i proletari perché:

Rende le loro mansioni sempre più semplici e parcellizzate.

2.Dopo l’industrializzazione il soggetto dell’attività economica diventa:

Il singolo individuo.

3.In quale periodo comincia una flessione della crescita dei matrimoni in favore della convivenza?

Nella prima metà del Novecento.

4.La teoria del doppio salario consiste nel:

Dare all’uomo un doppio salario, per consentirgli di mantenere la famiglia senza ricorrere al lavoro della moglie.

5.Negli ultimi anni si assiste a un graduale: Rinascita del sacro, in sfere di vita diverse da quelle in cui era egemone nel passato.


2.

Economia informale: insieme delle attività svolte dalle donne legate alla trasformazione di beni acquistati per il consumo, al mantenimento dei beni posseduti e ai servizi di cura ai minori, ai malati e agli anziani.

Secolarizzazione: graduale processo di espulsione del sacro dalle altre sfere della vita. 

New age: gruppo religioso nato negli Usa da una sintesi di occultismo, dottrine esoteriche, astrologia, religioni arcaiche ecc..

Pedagogia

  La reazione antipositivista e Giovanni Gentile La prima parte del XX secolo è contraddistinta anche da una reazione antipositivista, che s...